IL GOVERNO, DOPO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE DI BILANCIO 2019, HA APPRONTATO IL TESTO DEL DECRETO LEGGE CHE SARA’ PRESENTATO PER L’APPROVAZIONE IN CONSIGLIO DEI MINISTRI NEI PROSSIMI GIORNI. IL DECRETO CONTIENE SIA NORME INTESE A REGOLAMENTARE L’ATTRIBUZIONE DEL COSIDDETTO REDDITO DI CITTADINANZA CHE NORME MODIFICATIVE DELLA LEGGE FORNERO IN MATERIA PENSIONISTICA.
IL TESTO, CHE PER LA DIVERSITA’ DEI DESTINATARI, POTEVA ANCHE ESSERE OGGETTO DI DUE DISTINTI PROVVEDIMENTI, EVIDENTEMENTE PER “L’ENORME FIDUCIA” CHE – LEGA (???!!!) – I DUE PARTITI PARTNER DEL GOVERNO, HA AVUTO UN’UNICA STESURA ONDE EVITARE COLPI BASSI IN SEDE DI CONVERSIONE IN LEGGE DA PARTE DEL PARLAMENTO.
IL PRIMO CAPITOLO DEL DECRETO RIGUARDA LA PENSIONE E IL REDDITO DI CITTADINANZA MENTRE IL SECONDO SI RIFERISCE ALLA POSSIBILITA’ DELL’ANTICIPO PENSIONISTICO CON LA “QUOTA 100”,OPZIONE DONNA E APE SOCIAL,PACE CONTRIBUTIVA, COMMISSARIAMENTO INPS (CARO BOERI TE L’AVEVANO GIURATO CHE TI CACCIAVANO) E INAIL.
IL REDDITO DI CITTADINANZA NON SPETTA SOLI A CITTADINI ITALIANI MA MANCHE AD EXTRACOMUNITARI IN POSSESSO DI UN PERMESSO DI SOGGIORNO E RESIDENTI IN ITALIA DA ALMENO 10 ANNI. IL PROGETTO PREVEDE L’OBBLIGO, PER CONTINUARE A GODERE DEL BENEFICIO, DI ACCETTARE PROPOSTE DI LAVORO, FORMAZIONE, ETC. L’OFFERTA DI LAVORO DEVE ESSERE ACCETTATA ENTRO I 100KM DALLA RESIDENZA IN PRIMA APPLICAZIONE ED ENTRO ANCHE I 250 KM SUCCESSIVAMENTE.
QUOTA 100, INVECE, PARTE DAL 1 APRILE PER CHI ALLA PREDETTA DATA HA UNA ETA’ ANAGRAFICA DI 62 ANNI E 38 DI CONTRIBUZIONE. PER LA SCUOLA SI ATTENDONO CHIARIMENTI CIRCA LA POSSIBILITA’ DI POTER CESSARE CON TALI REQUISITI DAL PROSSIMO PRIMO SETTEMBRE.
ECCO IL TESTO DEL decreto legge reddito di cittadinanza e riforma legge fornero