Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 luglio 2019 viene ufficializzato l’accordo fra lo Stato Italiano e la Santa Sede per inserire nell’elenco delle discipline ecclesiastiche, oltre alla Teologia e alla Sacra Scrittura, anche «il diritto canonico, la liturgia, la spiritualità, la missiologia e le scienze religiose». Chi conseguirà i titoli accademici di «baccalaureato e di licenza in queste discipline, potrà, a richiesta dell’interessato, vederseli riconosciuti come laurea e laurea magistrale.
Vi sarà, quindi, il riconoscimento di tutti i titoli universitari rilasciati dalla Santa Sede, così come avviene per qualsiasi altro Stato sovrano, in base ai principi della Convenzione di Lisbona che stabilisce, appunto, il riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella Regione europea. La procedura si svolgerà materialmente attraverso gli Atenei che valuteranno i titoli e provvederanno al loro riconoscimento.
Fino a oggi, secondo quanto previsto dalla revisione del Concordato tra Repubblica Italiana e Santa Sede del 1984, venivano pienamente riconosciuti, tramite un apposito Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, i soli titoli di “Teologia e Sacra scrittura”. Gli altri titoli rilasciati dalle Istituzioni universitarie della Santa Sede sul territorio nazionale italiano non avevano un riconoscimento uniforme: alcuni Atenei ne ammettevano la riconoscibilità, in linea con i dettami della Convenzione di Lisbona, altri ritenevano che gli unici ammessi a questo tipo di trattamento fossero quelli espressamente enunciati nel Concordato.
Con la pubblicazione in G.U. degli accordi si snelliranno le procedure di riconoscimento di tutti i titoli rilasciati dalle Università Pontificie da parte delle Università Italiane.