Le scuole da oggi dovrebbero prorogare tutti i contratti covid in essere per il personale docente ed ata.
Usiamo il condizionale perchè ci risulta che, viceversa, le risorse finanziarie assegnate alle scuole non sono sufficienti a prorogare tutti i contratti.
E’ una situazione diffusa su tutto il territorio, infatti ci vengono segnalati numerosi casi in cui i Dirigenti Scolastici, sia per detto motivo, sia perchè unilateralmente ritengono di non dover prorogare i contratti, basandosi su una presunta cessazione delle esigenze di servizio, stanno procedendo alla risoluzione dei contratti di assunzione.
Di fatto, siamo sempre alle solite, una applicazione a macchia leopardo che lascia molti docenti e ata disoccupati dopo che in questi mesi si sono adoperati per supportare e, in alcuni casi, sostituire, docenti e personale assente.
Desta non poche perplessità anche l’allarme lanciato da talune organizzazioni sindacali che prima hanno gridato alla conquista della proroga, eppure si sono seduti al tavolo di concertazione con il Ministero, e ora si accorgono di essere state prese in giro per la riduzione dei fondi necessari alla predetta proroga.
Bastava poco per accorgersi che il Governo aveva stanziato solo 170 milioni di euro nel “cosiddetto Decreto Ucraina” mentre in effetti ne servivano 204 milioni come dalle prime stime.
Se si tratti di calcoli sbagliati, ossia quelli indicati nella nota 373 del 24 marzo 2022, ovvero di una precisa volontà di ridurre lo stanziamento, non è dato sapere, la cosa certa è che i fondi assegnati non coprono la possibilità di prorogare tutti i contratti.