RIAPERTURA SCUOLE A GENNAIO…..SPERANZA O UTOPIA…? INCAPACI O IRRESPONSABILI ?

E si continua a navigare a vista….con ritardi….superficialità….e dichiarazioni contraddittorie all’interno del governo e dei responsabili del Comitato Tecnico Scientifico.

Ad oggi, alla pervicace decisione della Azzolina di riaprire a le scuole, fa riscontro, viceversa, le dichiarazioni proprio dell’organo tecnico sanitario che dovrebbe supportare le scelte del governo.

Infatti,  il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) è spaccato sull’opportunità di riaprire le scuole, temendo una terza ondata del contagio e i Prefetti, cui è affidata la gestione della riapertura delle scuole superiori non intendono far attivare una DAD inferiore al 75 %, in quanto si vedrebbero costretti ad autorizzare una diversa organizzazione dell’orario scolastico. 

Il recente DPCM del 3 dicembre, relativo alle misure nazionali di contenimento del Covid 19, all’art. 1 comma 10 lettera “s” stabilisce che, a partire dal 7 gennaio 2021, anche le scuole secondarie di secondo grado riprendano le attività didattiche in presenza al 75 % della popolazione studentesca e che, in ultima analisi, sarà il Prefetto a decidere le modalità della frequenza. Certo, le misure da adottare sono proceduralmente demandate a un tavolo di coordinamento (l’ennesimo) composto da USR, Enti locali, ministeri e responsabili dei trasporti locali, con il compito di elaborare un “documento operativo”, il quale comunque verrà redatto definitivamente dal Prefetto di ogni provincia.

Sembra quasi, anzi certo, che la riapertura prescinda dalla ricaduta sulla didattica e, per l’ennesima volta, si decide tutto sulla pelle della scuola (famiglie, studenti, personale scolastico).

Qui ancora non è chiaro che il vero problema è rappresentato dai comportamenti al di fuori del contesto scolastico da parte degli studenti e, cosa importantissima, dalla gestione del servizio trasporti.

Ora, alla vigilia della chiusura delle scuole per le festività natalizie, e a meno di un mese anzi decine di giorni dal 7 gennaio, di tutto si parla fuorchè dei due problemi principali.

L’accademia sulla riapertura o meno, si gioca sull’ideologia e sul contrasto alle scelte governative,

E, intanto, sui trasporti, nulla o quasi…..se non uno sterile e ad oggi non utilizzato fondo per reclutare autobus e taxi privati….(!!!!)

Infatti, pensare ad orari differenziati di accesso alle scuole non solo non è realizzabile per obiettive difficoltà nel raggiungere le stesse istituzioni dai tantissimi studenti pendolari, che non troverebbero mezzi di trasporto adeguati, ma anche sulla difficoltà di organizzare l’orario scolastico.

Ma, accanto a tutto questo, poi, c’è sempre il solito problema del contagio, purtroppo, molto presente fra le fasce di giovani, che, seppur controllato, nel senso che spesso viene risolto nelle proprie abitazioni, diventa pericolosissimo una volta trasmesso nell’ambito scolastico.

Sembrerebbe che l’incapacità del governo nell’organizzare e riorganizzare (potenziandolo) il servizio trasporti porti, come logica conseguenza, ad un’unica soluzione, ad un intervento normativo sugli orari scolastici apportando modifiche d’ufficio al fine di raggiungere il risultato richiesto.

Su questo, poi, i Prefetti, compulsati dal governo, insistono molto, per cui “la patata bollente”, come al solito, viene scaricata sulle scuole e sulla comunità scolastica.

Non si comprende, o non si vuole comprendere, che i  doppi turni o i turni pomeridiani sono impercorribili, poiché è sufficiente guardare una anagrafica studenti per rendersi conto che molti di loro fanno del pendolarismo di lunga tratta, anche con uso di più mezzi. Inoltre, gli orari delle scuole investono e pongono altre problematiche,  quali l’orario dei docenti curricolari, l’orario dei docenti di sostegno, l’orario degli educatori e l’orario dei trasporti degli studenti disabili, oltre che gli orari di docenti su più sedi.

La scuola non può essere terreno di scontro e di decisioni prese da chi di scuola e di organizzazione scolastica non ha nessuna conoscenza e competenza.

E’ da rifiutare assolutamente  una modifica completa degli orari di docenti, studenti, personale di scuola. 

Si sapeva da tempo e  da prima dell’estate che il primo problema era rappresentato dai trasporti e non si è fatto nulla ed ora la scuola non può assolutamente essere “invasa e organizzata” da altri, ne va dell’autonomia scolastica ne va del rispetto degli studenti e della sicurezza nelle stesse aule scolastiche

Ci pensi Presidente del Consiglio….perchè della Azzolina, ormai, da tempo, ne vorremmo veramente farne a meno….la scuola ma anche tutto il paese….