Con nota AOODGPER prot. 45575 del 22.12.2022, alla presente allegata, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito indicazioni circa la formazione dei docenti in servizio per l’a.s. 2022/2023.
Anche per questo anno scolastico viene confermato il sistema di governance della formazione che prevede l’assegnazione delle risorse finanziarie alle scuole polo. E’ prevista l’attivazione di azioni formative progettate ed organizzate dalle singole istituzioni scolastichei e l’attivazione di ulteriori azioni formative di sistema, definite a livello nazionale, realizzate dalle scuole polo per la formazione, a livello di ambito territoriale. La quota spettante alla singola scuola di rete sarà, come di consueto, assegnata dalle Scuole Polo per la formazione direttamente ad ogni istituto scolastico, per far fronte alle esigenze di formazione autonomamente deliberate dalle scuole.
Le attività formative relative all’a.s. 2022/2023 dovranno esser concluse entro il 31 agosto 2023 e rendicontate entro il termine perentorio del 15 ottobre 2023.
Per far fronte alle esigenze di formazione autonomamente deliberate dalle scuole, viene assegnata una quota pari al 60% delle risorse finanziarie disponibili che le scuole polo per la formazione, a loro volta, attribuiranno ad ogni istituto scolastico del proprio ambito territoriale.
Le singole istituzioni scolastiche, sulla base dei fondi assegnati direttamente dalle scuole polo, adotteranno un Piano di formazione d’istituto in coerenza con gli obiettivi del PTOF e con i processi di ricerca didattica, educativa e di sviluppo, in sintonia con le priorità e le strategie delineate nel Piano Nazionale di Formazione. Dovranno essere anche considerate le esigenze individuali.
Il Piano di formazione d’istituto comprende le attività deliberate dal Collegio dei docenti ai sensi dell’art. 66 del C.C.N.L. 2006-2009. Le scuole potranno progettare le iniziative singolarmente o in reti di scopo, favorendo anche la collaborazione con le Università, gli Istituti di ricerca, e con le Associazioni professionali qualificate e gli Enti accreditati ai sensi della Direttiva n.170/2016.
Al fine di garantire la diffusione di nuove metodologie di formazione, il Piano di Formazione d’Istituto potrà comprendere anche iniziative di autoformazione, di formazione tra pari, di ricerca ed innovazione didattica, di ricerca-azione, di attività laboratoriali, di gruppi di approfondimento e miglioramento.
Nel Piano sarà comunque necessario precisare le caratteristiche delle attività di formazione, nelle diverse forme che queste potranno assumere, definendo le relative modalità dI documentazione e attestazione. Inoltre, le singole istituzioni scolastiche e le scuole polo per la formazione, dovranno inserire le attività formative programmate e realizzate nella piattaforma SOFIA (sofia.istruzione.it) per consentire una efficace azione di monitoraggio.
A conclusione delle attività formative, dovranno inoltre effettuare le relative operazioni di rendicontazione delle iniziative svolte con le modalità che verranno successivamente comunicate dalla competente Direzione generale del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Per ciò che concerne le singole istituzioni scolastiche, potranno essere programmate e realizzate tutte le iniziative formative che rispondono ai bisogni individuati nel corso dei processi di autovalutazione, piani di miglioramento e rendicontazione sociale.
Si riporta un ampio repertorio di temi e di possibili ambiti di riflessione, contenuti nell’esito del confronto allegato al CCNI sulla formazione del 18.11.2019, che possono essere oggetto di interventi formativi:
• sicurezza nei luoghi di lavoro, anche in relazione agli obblighi formativi previsti dalla normativa vigente;
• miglioramento degli apprendimenti e contrasto all’insuccesso formativo;
• inclusione degli alunni con Bes, DSA e disabilità;
• riforme di ordinamento e innovazioni curriculari;
• obblighi normativi per la pubblica amministrazione (es. trasparenza, privacy, ecc.);
• competenze disciplinari didattiche e metodologiche nell’area linguistica e delle scienze umane; nell’area matematica e scientifica e tecnologica; nelle lingue straniere; nel campo delle arti; nell’area delle materie d’indirizzo negli istituti tecnici e professionali; nell’area digitale;
• competenze di cittadinanza;
• dimensione interculturale;
• cultura della sostenibilità;
• orientamento nelle scelte anche con riferimento agli aspetti inerenti alla continuità (scuola dell’infanzia – primaria; scuola primaria- scuola secondaria di I grado; primo ciclo – secondo ciclo);
• competenze afferenti all’insegnamento dell’educazione civica;
• didattica inclusiva per alunni con Bes, DSA e disabilità;
• elaborazione del curricolo verticale;
• didattiche innovative e per competenze;
• dimensioni organizzative, didattiche, di ricerca e innovazione dell’autonomia scolastica;
• aspetti della valutazione degli allievi e di sistema;
• innovazioni nella scuola dell’infanzia, nell’ambito del sistema integrato “zerosei”;
• percorsi per le competenze trasversali e di orientamento (P.C.T.O.);
• istruzione per gli adulti;
• misure di accompagnamento nei nuovi istituti Professionali.